Patrick Zaki è stato scarcerato e ha finalmente potuto riabbracciare la madre a Mansoura, dopo 22 mesi di detenzione. Un’immagine che speravamo di vedere da molto tempo e che ci commuove profondamente perché ci riporta alla mente un altro giovane uomo che proprio in Egitto ha perso ciò che di più prezioso possedeva: la vita.
Lo studente egiziano dell’Università di Bologna sta bene e ora non resta che attendere speranzosi la sua assoluzione definitiva.
Possiamo tirare un sospiro di sollievo e dire grazie di cuore a tutti coloro che hanno lavorato senza sosta per la sua liberazione. Non abbassiamo mai la guardia e continuiamo a lottare affinché non ci siano mai più vittime innocenti come Giulio Regeni.