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La Nostra Famiglia dimenticata

Servizio insostituibile per il nostro territorio, l’associazione presente dal 1968 a Conegliano vede ora minacciato il suo futuro.

Dopo più di 50 anni di presenza sul nostro territorio, la vicenda dei lavoratori della Nostra Famiglia rischia di mettere in forse non solo il futuro di centinaia di operatori, ma la qualità della vita e dell’assistenza alle famiglie dei minori con patologie e disabilità gravi.

Al di là del racconto sulle meraviglie del comparto sanitario e sociale della Regione Veneto, la realtà dice qualcosa di molto diverso.

Nel mese di luglio la Conferenza Stato-Regioni ha ribadito l’impegno delle Regioni e delle Province autonome a farsi carico del 50% dei costi del rinnovo contrattuale dei lavoratori della Sanità privata; lo scorso 25 agosto, a campagna elettorale avviata, la Giunta Regionale ha deliberato di istituire il finanziamento a funzione a favore delle Strutture Private Accreditate Ospedaliere per il riconoscimento del 50% degli oneri derivanti dagli incrementi contrattuali per il personale dipendente escludendo da questo provvedimento le strutture riabilitative.

La Nostra Famiglia di Conegliano che, ricordiamo, opera qui dal 1968, è Presidio di Riabilitazione Intensiva Extra-ospedaliera a ciclo continuo, diurno, ambulatoriale e domiciliare e l’IRCCS “E. Medea” – Unità Operativa Gravi Disabilità in Età Evolutiva (UGDE) è stato riconosciuto come uno dei Poli Regionali dell’Istituto Scientifico “Eugenio Medea”.

Il Partito Democratico sta presentando una mozione da sottoporre al Consiglio Comunale di Conegliano per chiedere che si attivi presso la Regione per far sì che quest’ultima si impegni in prima persona non solo per i lavoratori delle strutture sanitarie private (cosa sacrosanta), ma anche a favore di una realtà strettamente legata al nostro territorio, con centinaia di lavoratori e migliaia di utenti, che fornisce un servizio insostituibile a livelli diversi, dalla collaborazione con le strutture scolastiche alla riabilitazione, alla presenza di corsi scolastici che vanno dalla scuola per l’infanzia all’Università.

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Interpellanza sul Decreto rilancio per la filiera dei libri

Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini ha recentemente firmato due decreti del valore di 40 milioni di euro in totale, che potenziano la misura del Tax Credit librerie e l’acquisto di libri per le biblioteche al fine di sostenere, direttamente e indirettamente, la filiera del libro messa in ginocchio dal blocco dell’emergenza COVID-19, dopo anni comunque molto difficili per il settore.

Il nostro consigliere Isabella Gianelloni ha quindi ritenuto opportuno rivolgere all’amministrazione locale la seguente interpellanza, che riportiamo in forma integrale:

CONSIDERATO CHE

  • la cultura è sicuramente uno degli assi portanti della vita sociale ed economica del nostro Paese;
  • quello della lettura e dei libri è uno dei settori che maggiormente risentono della crisi complessiva, soprattutto dopo l’epidemia di coronavirus.

VISTO CHE

  • Il Decreto Rilancio ha messo sul piatto la somma di 40 milioni di euro per la filiera del libro, di cui tre quarti a disposizione delle biblioteche pubbliche per l’acquisto di libri da librerie del territorio;
  • Le risorse assegnate a ciascuna biblioteca devono essere spese entro 30 giorni dall’avvenuto accredito da parte della Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore e, comunque, non oltre il 30 settembre 2020.

Il sottoscritto Consigliere chiede:

  • Se questa Amministrazione si sia già attivata per poter usufruire di questa opportunità;
  • Se siano in atto contatti utili con le librerie indipendenti presenti in Città per programmare eventi e iniziative utili al rilancio cittadino dopo la chiusura forzata dovuta all’epidemia;
  • Se l’Assessore alla Cultura intenda convocare il Comitato Biblioteca e Sistema Museale per confrontarsi sulle iniziative da intraprendere e avere eventuali suggerimenti anche sui titoli da acquistare.

Il Consigliere Comunale

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Notizie locali

Ripartiamo dal Welfare

Nella serata del 29 aprile, il direttivo del circolo PD di Conegliano si è confrontato online (sì, si può fare!) con i responsabili di alcune associazioni di volontariato tra le molte che, ognuna a modo suo, in questo periodo di emergenza sanitaria hanno continuato ad offrire un sostegno concreto alla popolazione della nostra città, per raccogliere le loro istanze. Ecco cosa è emerso.

Dall’incontro, molto sentito e partecipato, è emerso che, nonostante l’incremento importante di richieste di aiuto, le necessità di base delle fasce più deboli della popolazione sono tutto sommato sotto controllo, grazie alle donazioni e al lavoro di molti volontari (distribuzione di viveri e farmaci alle famiglie più in difficoltà); tuttavia si sono acutizzate alcune criticità, soprattutto di ordine psicosociale, che andrebbero gestite in modo più strutturato da parte dei servizi pubblici territoriali. 

Parliamo della solitudine e della necessità di ascolto soprattutto delle persone più fragili della nostra comunità, perché disabili o anziane, che hanno, in questi mesi, pagato il prezzo più alto di questa emergenza, sia in termini di vite, sia in termini d’isolamento sociale.

Abbiamo poi affrontato il grande tema della ripartenza di molte attività e della necessità di offrire alle famiglie servizi adeguati, che consentano a tutti, uomini e donne, di tornare al proprio lavoro serenamente. In questi mesi, infatti, le famiglie hanno dato fondo a tutte le loro risorse sia economiche che psicofisiche o relazionali, per poter continuare a destreggiarsi tra il lavoro e l’accudimento quotidiano di figli piccoli, familiari disabili o garantire assistenza ai genitori anziani.

Nelle prossime settimane sarà dunque urgente mettere in campo tutte le risorse necessarie per far ripartire con le dovute misure di sicurezza una serie di servizi che già esistono, ma che vanno certamente rafforzati e resi gratuiti.

Stiamo parlando, ad esempio, dei centri estivi per bambini e adolescenti, dei servizi per le disabilità e dei centri diurni per gli anziani, perché nessuno deve essere lasciato indietro in questa fase molto delicata che, se gestita correttamente e con coraggio, consentirà alla nostra città di rimettersi in piedi e riprendere a camminare. 

Tutti servizi che andranno anche in parte ripensati, e che andranno svolti preferibilmente all’aperto, con un’attenzione particolare alla sanificazione degli ambienti.

Ci aspettiamo che, a partire dal Sindaco, ci sia consapevolezza di queste esigenze. Serve urgentemente una variazione di bilancio importante, anche perché servirà un corposo aumento del personale e queste riorganizzazioni prevedono dei costi che in questo momento non è assolutamente giusto far ricadere sui cittadini, specialmente quelli più in difficoltà.

Siamo sicuri che l’amministrazione, se si attiva nel modo corretto, troverà le associazioni di volontariato disponibili a collaborare, ed è auspicabile che tutto ciò venga fatto con la massima condivisione. Da parte dei consiglieri del Partito Democratico ci sarà la massima disponibilità.

Notizie locali

Interpellanza sulla sicurezza dei lavoratori delle cooperative sociali e degli utenti

Alla luce dei dati sui contagi ancora molto preoccupanti diffusi in questi giorni a Conegliano e del decesso per coronavirus di due lavoratori delle nostre cooperative sociali, la consigliera Isabella Gianelloni s’interroga su ciò che succederà nella fase 2 dell’emergenza COVID-19.

“Siamo consapevoli che questa epidemia lascerà un enorme cumulo di macerie economiche, sociali, psicologiche sulle persone, sulle categorie economiche, su giovani e anziani: è il caso di cominciare a organizzare soprattutto il dopo” scrive sul suo blog.

Pubblichiamo qui di seguito il testo della sua ultima interpellanza.

CONSIDERATO CHE

  • l’epidemia di Covid-19 ha avuto effetti pesanti sul nostro territorio, con la perdita di vite umane, anche fra operatori impegnati in servizi socio-sanitario e, d’altro canto, impone un ripensamento delle modalità di intervento in molteplici settori, in primis quelli rivolti alle persone e che comunque comportano rapporti col pubblico;
  • la città di Conegliano, per le caratteristiche di complessità che presenta e la quantità di servizi e strutture aperte al pubblico, si ritrova particolarmente vulnerabile;

VISTO CHE

  • ormai da molti anni molti servizi, dalla gestione di asili alla distribuzione di pasti a domicilio, dalle pulizie in scuole, uffici e locali pubblici al contatto diretto con il pubblico e con persone con diverse fragilità è dato in appalto a cooperative sociali, sia per quanto riguarda direttamente il Comune che l’Ulss e Casa Fenzi;
  • alla luce dell’emergenza sanitaria in atto la sicurezza degli utenti e dei lavoratori, oggi più che mai, deve venire prima di ogni altra considerazione, anche economica;
  • risponde a una specifica esigenza degli Enti Pubblici la propria tutela nel momento in cui si danno in appalto servizi così delicati;

Il sottoscritto consigliere CHIEDE:

  • Se questa Amministrazione, di concerto con l’ULSS e con le autorità a questo preposte, intenda adottare qualche provvedimento affinché, alla luce dell’esperienza dell’epidemia in atto, nello svolgimento dei servizi appaltati alle cooperative sociali siano tempestivamente assunte idonee misure organizzative, di prevenzione e di protezione;
  • Se questa Amministrazione intenda farsi promotrice, anche attraverso la Conferenza dei Sindaci dell’ULSS, nei confronti degli affidatari di servizi e dei propri dipendenti diretti, di percorsi specifici di formazione;
  • Se questa Amministrazione, come già richiesto dalla sottoscritta, intenda richiedere alla Regione un maggiore impegno nell’implementare il personale addetto agli Spisal e ai servizi di controllo della sicurezza nei luoghi di lavoro.

       Il consigliere comunale

   Isabella Gianelloni

Notizie locali

Interpellanza in merito alla situazione dell’IPAB “Casa Fenzi”

Pubblichiamo di seguito l’interpellanza presentata dal Consigliere Alessandro Bortoluzzi in merito alla situazione drammatica creatasi a “Casa Fenzi”, Istituzione di Pubblica Assistenza e Beneficienza presente a Conegliano dal 1870.

PREMESSO CHE 

  • Casa Fenzi è un’IPAB, Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza, presente in città dal 1870 ed offre ospitalità e prestazioni assistenziali agli anziani; 
  • Come noto Casa Fenzi è una delle RSA più colpite dalla diffusione del virus Covid-19, con una percentuale elevatissima di ospiti ed operatori contagiati dal virus; 
  • Purtroppo, oltre a 9 ospiti ed 1 operatore di una cooperativa deceduti con sicura positività al Covid- 19, nei mesi di marzo ed aprile tra gli ospiti si è registrato un numero elevatissimo di decessi che, secondo i medici della struttura, sono avvenuti con sintomi dati dal Covid 19; 
  • La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, a seguito di denuncia querela presentata da alcuni famigliari degli ospiti deceduti, ha aperto un procedimento penale e disposto procedersi con delle autopsie; 
  • L’organo di governo dell’Ente è il Consiglio di Amministrazione, e si compone di 5 membri, la cui nomina è riservata al Sindaco del Comune di Conegliano; 
  • L’attuale consiglio, sin dal suo insediamento avvenuto il 29/12/2018, è composto da 4 membri, perché un componente nominato ha ritenuto di non accettare l’incarico e sino ad oggi non è mai stato sostituito; 
  • Nella distinzione dei ruoli e senza invadere il campo della Magistratura, posto che la nomina del CDA è riservata al Sindaco, Vi è indubbiamente la necessità di aprire una riflessione su quanto accaduto anche per capire come può essere ristabilito al più presto il rapporto di fiducia con il personale, gli ospiti ed i loro famigliari; 
  • A tal fine appare dunque necessario convocare in consiglio comunale il presidente del CDA di Casa Fenzi per una audizione; 

tanto premesso i sottoscritti consiglieri 

CHIEDONO 

  • Quale sia il numero di decessi registrato tra gli ospiti della struttura nei mesi di gennaio, febbraio, marzo ed aprile 2020, distinti per ciascuna settimana; 
  • Quale sia l’attuale numero degli ospiti presenti in struttura, e la più aggiornata situazione degli ospiti con accertata positività al Covid 19; 
  • Quali siano le iniziative adottate dall’Amministrazione Comunale, in primis dall’Assessore dott.ssa Sonia Colombari con delega alle Politiche per la terza eta’, a seguito della allarmante relazione di Casa Fenzi del 3 aprile 2020;
  • Se l’Amministrazione Comunale intenda convocare nel prossimo consiglio comunale il Presidente del CDA Signor Gianni Zorzetto per una audizione, come peraltro avvenuto in più occasioni anche in passato con i Presidenti pro tempore. 

Andrea Barazzuol 

Laura Rossetto 

Italo Rebuli 

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