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Interpellanza sulla sicurezza dei lavoratori delle cooperative sociali e degli utenti

Alla luce dei dati sui contagi ancora molto preoccupanti diffusi in questi giorni a Conegliano e del decesso per coronavirus di due lavoratori delle nostre cooperative sociali, la consigliera Isabella Gianelloni s’interroga su ciò che succederà nella fase 2 dell’emergenza COVID-19.

“Siamo consapevoli che questa epidemia lascerà un enorme cumulo di macerie economiche, sociali, psicologiche sulle persone, sulle categorie economiche, su giovani e anziani: è il caso di cominciare a organizzare soprattutto il dopo” scrive sul suo blog.

Pubblichiamo qui di seguito il testo della sua ultima interpellanza.

CONSIDERATO CHE

  • l’epidemia di Covid-19 ha avuto effetti pesanti sul nostro territorio, con la perdita di vite umane, anche fra operatori impegnati in servizi socio-sanitario e, d’altro canto, impone un ripensamento delle modalità di intervento in molteplici settori, in primis quelli rivolti alle persone e che comunque comportano rapporti col pubblico;
  • la città di Conegliano, per le caratteristiche di complessità che presenta e la quantità di servizi e strutture aperte al pubblico, si ritrova particolarmente vulnerabile;

VISTO CHE

  • ormai da molti anni molti servizi, dalla gestione di asili alla distribuzione di pasti a domicilio, dalle pulizie in scuole, uffici e locali pubblici al contatto diretto con il pubblico e con persone con diverse fragilità è dato in appalto a cooperative sociali, sia per quanto riguarda direttamente il Comune che l’Ulss e Casa Fenzi;
  • alla luce dell’emergenza sanitaria in atto la sicurezza degli utenti e dei lavoratori, oggi più che mai, deve venire prima di ogni altra considerazione, anche economica;
  • risponde a una specifica esigenza degli Enti Pubblici la propria tutela nel momento in cui si danno in appalto servizi così delicati;

Il sottoscritto consigliere CHIEDE:

  • Se questa Amministrazione, di concerto con l’ULSS e con le autorità a questo preposte, intenda adottare qualche provvedimento affinché, alla luce dell’esperienza dell’epidemia in atto, nello svolgimento dei servizi appaltati alle cooperative sociali siano tempestivamente assunte idonee misure organizzative, di prevenzione e di protezione;
  • Se questa Amministrazione intenda farsi promotrice, anche attraverso la Conferenza dei Sindaci dell’ULSS, nei confronti degli affidatari di servizi e dei propri dipendenti diretti, di percorsi specifici di formazione;
  • Se questa Amministrazione, come già richiesto dalla sottoscritta, intenda richiedere alla Regione un maggiore impegno nell’implementare il personale addetto agli Spisal e ai servizi di controllo della sicurezza nei luoghi di lavoro.

       Il consigliere comunale

   Isabella Gianelloni

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Interpellanza in merito alla situazione dell’IPAB “Casa Fenzi”

Pubblichiamo di seguito l’interpellanza presentata dal Consigliere Alessandro Bortoluzzi in merito alla situazione drammatica creatasi a “Casa Fenzi”, Istituzione di Pubblica Assistenza e Beneficienza presente a Conegliano dal 1870.

PREMESSO CHE 

  • Casa Fenzi è un’IPAB, Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza, presente in città dal 1870 ed offre ospitalità e prestazioni assistenziali agli anziani; 
  • Come noto Casa Fenzi è una delle RSA più colpite dalla diffusione del virus Covid-19, con una percentuale elevatissima di ospiti ed operatori contagiati dal virus; 
  • Purtroppo, oltre a 9 ospiti ed 1 operatore di una cooperativa deceduti con sicura positività al Covid- 19, nei mesi di marzo ed aprile tra gli ospiti si è registrato un numero elevatissimo di decessi che, secondo i medici della struttura, sono avvenuti con sintomi dati dal Covid 19; 
  • La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, a seguito di denuncia querela presentata da alcuni famigliari degli ospiti deceduti, ha aperto un procedimento penale e disposto procedersi con delle autopsie; 
  • L’organo di governo dell’Ente è il Consiglio di Amministrazione, e si compone di 5 membri, la cui nomina è riservata al Sindaco del Comune di Conegliano; 
  • L’attuale consiglio, sin dal suo insediamento avvenuto il 29/12/2018, è composto da 4 membri, perché un componente nominato ha ritenuto di non accettare l’incarico e sino ad oggi non è mai stato sostituito; 
  • Nella distinzione dei ruoli e senza invadere il campo della Magistratura, posto che la nomina del CDA è riservata al Sindaco, Vi è indubbiamente la necessità di aprire una riflessione su quanto accaduto anche per capire come può essere ristabilito al più presto il rapporto di fiducia con il personale, gli ospiti ed i loro famigliari; 
  • A tal fine appare dunque necessario convocare in consiglio comunale il presidente del CDA di Casa Fenzi per una audizione; 

tanto premesso i sottoscritti consiglieri 

CHIEDONO 

  • Quale sia il numero di decessi registrato tra gli ospiti della struttura nei mesi di gennaio, febbraio, marzo ed aprile 2020, distinti per ciascuna settimana; 
  • Quale sia l’attuale numero degli ospiti presenti in struttura, e la più aggiornata situazione degli ospiti con accertata positività al Covid 19; 
  • Quali siano le iniziative adottate dall’Amministrazione Comunale, in primis dall’Assessore dott.ssa Sonia Colombari con delega alle Politiche per la terza eta’, a seguito della allarmante relazione di Casa Fenzi del 3 aprile 2020;
  • Se l’Amministrazione Comunale intenda convocare nel prossimo consiglio comunale il Presidente del CDA Signor Gianni Zorzetto per una audizione, come peraltro avvenuto in più occasioni anche in passato con i Presidenti pro tempore. 

Andrea Barazzuol 

Laura Rossetto 

Italo Rebuli 

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Bortoluzzi rilancia l’S.O.S. per casa Fenzi

Dopo l’impennata di decessi delle ultime settimane (25 in 15 giorni, oltre il 10% degli ospiti) e dei casi di contagio tra il personale (42% attualmente a casa in malattia), il capogruppo del PD coneglianese Alessandro Bortoluzzi, che già l’8 aprile aveva lanciato l’allarme e sollecitato affinché fossero eseguiti più tamponi nelle case di riposo e isolati i casi positivi, ritorna all’attacco.

“La situazione è gravissima, sono stati creati reparti separati per i positivi ai kit. Ma con test inaffidabili, fino all’esito dei tamponi non si possono individuare i contagiati certi” , spiega il capogruppo.

E aggiunge: “Zaia Aveva parlato di tamponi per strada, mai visti. I tamponi non vengono fatti nemmeno nelle case di riposo, con situazioni esplosive. Solo oggi, dopo le insistenti richieste di consiglieri PD e 5 stelle, arrivano dati aggiornati.”

“Il personale rimasto in servizio in questa situazione, con turni massacranti, è allo stremo, con poche mascherine, occhiali e tute: l’USL ha fornito pochissimo materiale” illustra il consigliere chiedendo, a nome di operatori, ospiti e familiari che sia data una risposta alle richieste di aiuto di casa Fenzi finora, purtroppo, cadute nel vuoto.

“Date la priorità a questa struttura dove la situazione è fuori controllo!” conclude. Dai test sierologici finora effettuati il 60% degli ospiti risulterebbe positivo al virus. Numeri tutti da verificare ma che preoccupano moltissimo la comunità coneglianese, che da quasi 150 anni affida con fiducia i propri anziani alle cure di casa Fenzi.