Notizie locali

Ripartiamo dal Welfare

Nella serata del 29 aprile, il direttivo del circolo PD di Conegliano si è confrontato online (sì, si può fare!) con i responsabili di alcune associazioni di volontariato tra le molte che, ognuna a modo suo, in questo periodo di emergenza sanitaria hanno continuato ad offrire un sostegno concreto alla popolazione della nostra città, per raccogliere le loro istanze. Ecco cosa è emerso.

Dall’incontro, molto sentito e partecipato, è emerso che, nonostante l’incremento importante di richieste di aiuto, le necessità di base delle fasce più deboli della popolazione sono tutto sommato sotto controllo, grazie alle donazioni e al lavoro di molti volontari (distribuzione di viveri e farmaci alle famiglie più in difficoltà); tuttavia si sono acutizzate alcune criticità, soprattutto di ordine psicosociale, che andrebbero gestite in modo più strutturato da parte dei servizi pubblici territoriali. 

Parliamo della solitudine e della necessità di ascolto soprattutto delle persone più fragili della nostra comunità, perché disabili o anziane, che hanno, in questi mesi, pagato il prezzo più alto di questa emergenza, sia in termini di vite, sia in termini d’isolamento sociale.

Abbiamo poi affrontato il grande tema della ripartenza di molte attività e della necessità di offrire alle famiglie servizi adeguati, che consentano a tutti, uomini e donne, di tornare al proprio lavoro serenamente. In questi mesi, infatti, le famiglie hanno dato fondo a tutte le loro risorse sia economiche che psicofisiche o relazionali, per poter continuare a destreggiarsi tra il lavoro e l’accudimento quotidiano di figli piccoli, familiari disabili o garantire assistenza ai genitori anziani.

Nelle prossime settimane sarà dunque urgente mettere in campo tutte le risorse necessarie per far ripartire con le dovute misure di sicurezza una serie di servizi che già esistono, ma che vanno certamente rafforzati e resi gratuiti.

Stiamo parlando, ad esempio, dei centri estivi per bambini e adolescenti, dei servizi per le disabilità e dei centri diurni per gli anziani, perché nessuno deve essere lasciato indietro in questa fase molto delicata che, se gestita correttamente e con coraggio, consentirà alla nostra città di rimettersi in piedi e riprendere a camminare. 

Tutti servizi che andranno anche in parte ripensati, e che andranno svolti preferibilmente all’aperto, con un’attenzione particolare alla sanificazione degli ambienti.

Ci aspettiamo che, a partire dal Sindaco, ci sia consapevolezza di queste esigenze. Serve urgentemente una variazione di bilancio importante, anche perché servirà un corposo aumento del personale e queste riorganizzazioni prevedono dei costi che in questo momento non è assolutamente giusto far ricadere sui cittadini, specialmente quelli più in difficoltà.

Siamo sicuri che l’amministrazione, se si attiva nel modo corretto, troverà le associazioni di volontariato disponibili a collaborare, ed è auspicabile che tutto ciò venga fatto con la massima condivisione. Da parte dei consiglieri del Partito Democratico ci sarà la massima disponibilità.

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Interpellanza sulla sicurezza dei lavoratori delle cooperative sociali e degli utenti

Alla luce dei dati sui contagi ancora molto preoccupanti diffusi in questi giorni a Conegliano e del decesso per coronavirus di due lavoratori delle nostre cooperative sociali, la consigliera Isabella Gianelloni s’interroga su ciò che succederà nella fase 2 dell’emergenza COVID-19.

“Siamo consapevoli che questa epidemia lascerà un enorme cumulo di macerie economiche, sociali, psicologiche sulle persone, sulle categorie economiche, su giovani e anziani: è il caso di cominciare a organizzare soprattutto il dopo” scrive sul suo blog.

Pubblichiamo qui di seguito il testo della sua ultima interpellanza.

CONSIDERATO CHE

  • l’epidemia di Covid-19 ha avuto effetti pesanti sul nostro territorio, con la perdita di vite umane, anche fra operatori impegnati in servizi socio-sanitario e, d’altro canto, impone un ripensamento delle modalità di intervento in molteplici settori, in primis quelli rivolti alle persone e che comunque comportano rapporti col pubblico;
  • la città di Conegliano, per le caratteristiche di complessità che presenta e la quantità di servizi e strutture aperte al pubblico, si ritrova particolarmente vulnerabile;

VISTO CHE

  • ormai da molti anni molti servizi, dalla gestione di asili alla distribuzione di pasti a domicilio, dalle pulizie in scuole, uffici e locali pubblici al contatto diretto con il pubblico e con persone con diverse fragilità è dato in appalto a cooperative sociali, sia per quanto riguarda direttamente il Comune che l’Ulss e Casa Fenzi;
  • alla luce dell’emergenza sanitaria in atto la sicurezza degli utenti e dei lavoratori, oggi più che mai, deve venire prima di ogni altra considerazione, anche economica;
  • risponde a una specifica esigenza degli Enti Pubblici la propria tutela nel momento in cui si danno in appalto servizi così delicati;

Il sottoscritto consigliere CHIEDE:

  • Se questa Amministrazione, di concerto con l’ULSS e con le autorità a questo preposte, intenda adottare qualche provvedimento affinché, alla luce dell’esperienza dell’epidemia in atto, nello svolgimento dei servizi appaltati alle cooperative sociali siano tempestivamente assunte idonee misure organizzative, di prevenzione e di protezione;
  • Se questa Amministrazione intenda farsi promotrice, anche attraverso la Conferenza dei Sindaci dell’ULSS, nei confronti degli affidatari di servizi e dei propri dipendenti diretti, di percorsi specifici di formazione;
  • Se questa Amministrazione, come già richiesto dalla sottoscritta, intenda richiedere alla Regione un maggiore impegno nell’implementare il personale addetto agli Spisal e ai servizi di controllo della sicurezza nei luoghi di lavoro.

       Il consigliere comunale

   Isabella Gianelloni

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Interpellanza in merito alla situazione dell’IPAB “Casa Fenzi”

Pubblichiamo di seguito l’interpellanza presentata dal Consigliere Alessandro Bortoluzzi in merito alla situazione drammatica creatasi a “Casa Fenzi”, Istituzione di Pubblica Assistenza e Beneficienza presente a Conegliano dal 1870.

PREMESSO CHE 

  • Casa Fenzi è un’IPAB, Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza, presente in città dal 1870 ed offre ospitalità e prestazioni assistenziali agli anziani; 
  • Come noto Casa Fenzi è una delle RSA più colpite dalla diffusione del virus Covid-19, con una percentuale elevatissima di ospiti ed operatori contagiati dal virus; 
  • Purtroppo, oltre a 9 ospiti ed 1 operatore di una cooperativa deceduti con sicura positività al Covid- 19, nei mesi di marzo ed aprile tra gli ospiti si è registrato un numero elevatissimo di decessi che, secondo i medici della struttura, sono avvenuti con sintomi dati dal Covid 19; 
  • La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, a seguito di denuncia querela presentata da alcuni famigliari degli ospiti deceduti, ha aperto un procedimento penale e disposto procedersi con delle autopsie; 
  • L’organo di governo dell’Ente è il Consiglio di Amministrazione, e si compone di 5 membri, la cui nomina è riservata al Sindaco del Comune di Conegliano; 
  • L’attuale consiglio, sin dal suo insediamento avvenuto il 29/12/2018, è composto da 4 membri, perché un componente nominato ha ritenuto di non accettare l’incarico e sino ad oggi non è mai stato sostituito; 
  • Nella distinzione dei ruoli e senza invadere il campo della Magistratura, posto che la nomina del CDA è riservata al Sindaco, Vi è indubbiamente la necessità di aprire una riflessione su quanto accaduto anche per capire come può essere ristabilito al più presto il rapporto di fiducia con il personale, gli ospiti ed i loro famigliari; 
  • A tal fine appare dunque necessario convocare in consiglio comunale il presidente del CDA di Casa Fenzi per una audizione; 

tanto premesso i sottoscritti consiglieri 

CHIEDONO 

  • Quale sia il numero di decessi registrato tra gli ospiti della struttura nei mesi di gennaio, febbraio, marzo ed aprile 2020, distinti per ciascuna settimana; 
  • Quale sia l’attuale numero degli ospiti presenti in struttura, e la più aggiornata situazione degli ospiti con accertata positività al Covid 19; 
  • Quali siano le iniziative adottate dall’Amministrazione Comunale, in primis dall’Assessore dott.ssa Sonia Colombari con delega alle Politiche per la terza eta’, a seguito della allarmante relazione di Casa Fenzi del 3 aprile 2020;
  • Se l’Amministrazione Comunale intenda convocare nel prossimo consiglio comunale il Presidente del CDA Signor Gianni Zorzetto per una audizione, come peraltro avvenuto in più occasioni anche in passato con i Presidenti pro tempore. 

Andrea Barazzuol 

Laura Rossetto 

Italo Rebuli 

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Osservazioni al PUT – 1A parte

IL TEMA DELLA SOSTA

Il P.G.T.U., nelle sue articolazioni tematiche, ha quasi dimenticato il problema della sosta – che è componente strategica della mobilità urbana – riservando a questo argomento una  corposa componente di indagine, una rilevazione dello stato di fatto degli stalli a pagamento e di quelli dei parcheggi scambiatori, ma senza una programmazione previsionale di modifica dell’attuale situazione, se si esclude l’eccezione rappresentata dalla realizzazione di un parcheggio di superficie in Via Nazario Sauro, sicuramente utile ma insufficiente, dato che non è in grado di coprire nemmeno un terzo degli stalli soppressi in Via Rosselli ora Via Vespucci lato est.

Eppure le condizioni per una riprogrammazione del sistema della sosta doveva rappresentare una priorità, se non altro per la sostanziale certezza della eliminazione dei parcheggi insistenti sul sedime dello sbocco ad est della Via Amerigo Vespucci e di quelli insistenti attualmente in Viale Carducci e destinati a durare solo fino alla realizzazione della Piazza Carducci. A ciò si deve aggiungere l’incertezza riguardo ai parcheggi di Via Pittoni e di Via del Rujo, che insistono su area privata concessa in comodato d’uso all’amministrazione e quindi del tutto precari.

In assenza di adeguati parcheggi di prossimità si rischia di mettere in pericolo la stessa sopravvivenza di tutte le attività del centro città che costituiscono, oltretutto, un fondamentale servizio di presidio del territorio.

Delegare, in questo contesto, la soluzione della sosta al recupero, totalmente incerto nei tempi e nei costi, dell’area ex ZOPPAS è dunque quanto di più irresponsabile.

Riguardo l’area in questione, il progettista del piano deve prendere sommessamente atto che “allo stato attuale non esiste ancora uno scenario definitivo relativamente al recupero e all’ipotesi di intervento nel sito”.

È la “prova provata” di quanto si è sostenuto più volte: quando mancano gli obiettivi di piano e l’amministrazione non delinea le linee strategiche il progettista è privo di punti di riferimento.

La mancanza di qualsiasi scenario non consente di ragionare su una proposta di viabilità interna, di cui pure si sentirebbe la necessità. 

Ad ogni modo, e quale sia il futuro assetto dell’area, va tenuto conto che:

  • l’area stessa è particolarmente estesa;
  • si sviluppa immediatamente a ridosso del centro storico;
  • deve fare i conti con la barriera della linea ferroviaria;
  • la rete viaria limitrofa appare allo stato attuale a livelli di servizio appena accettabili nelle ore di magra mentre, in quelle di punta, raggiunge la saturazione in alcuni nodi, come ad esempio quello semaforizzato tra via Battisti e via Manin.

La progettazione di un sottopassaggio che crei un collegamento tra l’area in questione e Via Colombo (in corrispondenza del parcheggio retrostante l’edicola), magari anche solo pedonale, ma meglio se veicolare, è una prospettiva che meriterebbe di essere valutata; allo stesso modo meriterebbe di essere valutato il prolungamento di Via Maestri del Lavoro e la sua interconessione con la viabilità interna in corso di realizzazione.

Sono interventi utili anche per decongestionare il nodo del Cavallino, oltremodo saturo.

L’area quindi dovrà assolvere fin da ora, come minimo, alla necessità di un sistema scambiatore opportunamente collegato alla modalità dei servizi ferroviari e della mobilità pubblica, al centro città e al centro storico, con un sistema integrato di collegamento funzionale, culturale e sociale.

Il PGTU sembra invece muoversi in direzione diversa: in buona sostanza si vuole disincentivare la sosta lunga liberando una buona parte degli stalli nei parcheggi di via del Ruio e via Pittoni. 

Per rispondere alle necessità di chi per i motivi più vari (lavoro, studio, accesso alla stazione dei treni, oppure fruire liberamente del centro cittadino e fare acquisti) lascia l’auto in sosta per più ore, il PGTU pensa a parcheggi periferici serviti da bus navetta.

Testualmente si legge: 

In accordo con il gestore del servizio di trasporto pubblico MOM e con l’Amministrazione, si è deciso di valutare la possibilità di realizzazione di un servizio bus navetta, di collegamento tra la stazione dei treni e i parcheggi di via Filzi e via San Giuseppe e il parcheggio delle piscine di via Calpena (intervento collegato a quelli della sosta sopra descritti).

È questa soluzione su cui non si concorda assolutamente: al di là dei costi elevati di un simile servizio (nessuna preventivazione al riguardo!), è impensabile che chi sino ad oggi si è servito quotidianamente (e gratuitamente) dei parcheggi di Via del Ruio e Via Pittoni possa un domani accettare di sostare in parcheggi dislocati in area periurbana o periferica e servirsi poi di bus navetta, a pagamento.

Si rischia di mettere in serio pericolo il futuro accesso al centro città e al centro storico.

Parte dell’area ex Zoppas deve quindi continuare ad essere sede di scambio intermodale e deve mantenere le funzioni di area di sosta, anche medio – lunga, per chi vuole accedere ad un centro città ove, peraltro, per la pedonalizzazione di Via Carducci e per il nuovo assetto di Via Colombo, gli stalli di sosta saranno sensibilmente ridotti.

Va poi valutata l’acquisizione di aree a ridosso del centro, libere ma anche non libere, per la loro trasformazione in aree di servizio pubblico per la realizzazione di stalli di sosta.

Ove vige la sosta a pagamento, è evidente la necessità di intervenire per rimodulare le zone tariffarie: la zona A è infatti eccessivamente estesa. Nelle zone a più alta densità di attività commerciale vanno individuati stalli ad alta rotazione.          

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Europa in circolo

L’associazione EuDem lancia il progetto “Europa in Circolo” con cui da inizio ad una serie di incontri settimanali di approfondimento e discussione sui temi europei, in dialogo tra rappresentanti di circoli, europarlamentari ed esperti di politiche comunitarie. 

Il primo incontro si terrà venerdì 24 aprile alle ore 18:00 e vi parteciperanno Alessandra Moretti, europarlamentare, Raffaele Donini, Assessore Regionale Emilia Romagna, Roberto Dall’Acqua, Segretario del Circolo coneglianese, insieme ad altri Segretari del PD veneto ed emiliano. Tema dell’incontro saranno i risultati del Consiglio europeo di questo giovedì.

Per il circolo PD di Conegliano si tratta di un’occasione importante per ricordare la nostra cara amica e segretaria di circolo Stefania Buzzi, recentemente scomparsa, di cui desideriamo portare avanti la linea politica europeista messa in atto.

Vi aspettiamo pertanto numerosi Venerdì 24 aprile a partire dalle 18.00 per la diretta sulla pagina Facebook di EuDem o sulla nostra pagina Facebook!