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Osservazioni al PUT – 1A parte

IL TEMA DELLA SOSTA

Il P.G.T.U., nelle sue articolazioni tematiche, ha quasi dimenticato il problema della sosta – che è componente strategica della mobilità urbana – riservando a questo argomento una  corposa componente di indagine, una rilevazione dello stato di fatto degli stalli a pagamento e di quelli dei parcheggi scambiatori, ma senza una programmazione previsionale di modifica dell’attuale situazione, se si esclude l’eccezione rappresentata dalla realizzazione di un parcheggio di superficie in Via Nazario Sauro, sicuramente utile ma insufficiente, dato che non è in grado di coprire nemmeno un terzo degli stalli soppressi in Via Rosselli ora Via Vespucci lato est.

Eppure le condizioni per una riprogrammazione del sistema della sosta doveva rappresentare una priorità, se non altro per la sostanziale certezza della eliminazione dei parcheggi insistenti sul sedime dello sbocco ad est della Via Amerigo Vespucci e di quelli insistenti attualmente in Viale Carducci e destinati a durare solo fino alla realizzazione della Piazza Carducci. A ciò si deve aggiungere l’incertezza riguardo ai parcheggi di Via Pittoni e di Via del Rujo, che insistono su area privata concessa in comodato d’uso all’amministrazione e quindi del tutto precari.

In assenza di adeguati parcheggi di prossimità si rischia di mettere in pericolo la stessa sopravvivenza di tutte le attività del centro città che costituiscono, oltretutto, un fondamentale servizio di presidio del territorio.

Delegare, in questo contesto, la soluzione della sosta al recupero, totalmente incerto nei tempi e nei costi, dell’area ex ZOPPAS è dunque quanto di più irresponsabile.

Riguardo l’area in questione, il progettista del piano deve prendere sommessamente atto che “allo stato attuale non esiste ancora uno scenario definitivo relativamente al recupero e all’ipotesi di intervento nel sito”.

È la “prova provata” di quanto si è sostenuto più volte: quando mancano gli obiettivi di piano e l’amministrazione non delinea le linee strategiche il progettista è privo di punti di riferimento.

La mancanza di qualsiasi scenario non consente di ragionare su una proposta di viabilità interna, di cui pure si sentirebbe la necessità. 

Ad ogni modo, e quale sia il futuro assetto dell’area, va tenuto conto che:

  • l’area stessa è particolarmente estesa;
  • si sviluppa immediatamente a ridosso del centro storico;
  • deve fare i conti con la barriera della linea ferroviaria;
  • la rete viaria limitrofa appare allo stato attuale a livelli di servizio appena accettabili nelle ore di magra mentre, in quelle di punta, raggiunge la saturazione in alcuni nodi, come ad esempio quello semaforizzato tra via Battisti e via Manin.

La progettazione di un sottopassaggio che crei un collegamento tra l’area in questione e Via Colombo (in corrispondenza del parcheggio retrostante l’edicola), magari anche solo pedonale, ma meglio se veicolare, è una prospettiva che meriterebbe di essere valutata; allo stesso modo meriterebbe di essere valutato il prolungamento di Via Maestri del Lavoro e la sua interconessione con la viabilità interna in corso di realizzazione.

Sono interventi utili anche per decongestionare il nodo del Cavallino, oltremodo saturo.

L’area quindi dovrà assolvere fin da ora, come minimo, alla necessità di un sistema scambiatore opportunamente collegato alla modalità dei servizi ferroviari e della mobilità pubblica, al centro città e al centro storico, con un sistema integrato di collegamento funzionale, culturale e sociale.

Il PGTU sembra invece muoversi in direzione diversa: in buona sostanza si vuole disincentivare la sosta lunga liberando una buona parte degli stalli nei parcheggi di via del Ruio e via Pittoni. 

Per rispondere alle necessità di chi per i motivi più vari (lavoro, studio, accesso alla stazione dei treni, oppure fruire liberamente del centro cittadino e fare acquisti) lascia l’auto in sosta per più ore, il PGTU pensa a parcheggi periferici serviti da bus navetta.

Testualmente si legge: 

In accordo con il gestore del servizio di trasporto pubblico MOM e con l’Amministrazione, si è deciso di valutare la possibilità di realizzazione di un servizio bus navetta, di collegamento tra la stazione dei treni e i parcheggi di via Filzi e via San Giuseppe e il parcheggio delle piscine di via Calpena (intervento collegato a quelli della sosta sopra descritti).

È questa soluzione su cui non si concorda assolutamente: al di là dei costi elevati di un simile servizio (nessuna preventivazione al riguardo!), è impensabile che chi sino ad oggi si è servito quotidianamente (e gratuitamente) dei parcheggi di Via del Ruio e Via Pittoni possa un domani accettare di sostare in parcheggi dislocati in area periurbana o periferica e servirsi poi di bus navetta, a pagamento.

Si rischia di mettere in serio pericolo il futuro accesso al centro città e al centro storico.

Parte dell’area ex Zoppas deve quindi continuare ad essere sede di scambio intermodale e deve mantenere le funzioni di area di sosta, anche medio – lunga, per chi vuole accedere ad un centro città ove, peraltro, per la pedonalizzazione di Via Carducci e per il nuovo assetto di Via Colombo, gli stalli di sosta saranno sensibilmente ridotti.

Va poi valutata l’acquisizione di aree a ridosso del centro, libere ma anche non libere, per la loro trasformazione in aree di servizio pubblico per la realizzazione di stalli di sosta.

Ove vige la sosta a pagamento, è evidente la necessità di intervenire per rimodulare le zone tariffarie: la zona A è infatti eccessivamente estesa. Nelle zone a più alta densità di attività commerciale vanno individuati stalli ad alta rotazione.