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Perché videoregistrare il Consiglio Comunale è importante?

Giovedì 17 febbraio si è tenuta la commissione di controllo e garanzia del Comune di Conegliano. Su impulso della Presidente del Consiglio Comunale Isabella Gianelloni si è discusso circa la possibilità di aggiornare il regolamento del Consiglio Comunale in modo da regolamentare le riprese audio e video delle sedute dello stesso Consiglio, ormai prassi consolidata nella maggior parte dei Comuni d’Italia.

I Consiglieri della maggioranza hanno irragionevolmente alzato gli scudi nei confronti della proposta, adducendo perplessità relativamente a una presunta violazione della privacy, ai costi da sostenere da parte del Comune per garantire la videoregistrazione, e all’utilità delle videoregistrazioni stesse in quanto esiste già una diretta radio.

Per quanto riguarda il diritto alla privacy, si rende necessario evidenziare come il Garante della Privacy, già dal 2002, ha stabilito la regolarità delle videoregistrazioni dei Consigli Comunali. Inoltre si fa presente che la qualità delle suddette dirette radio non è sempre adeguata a rendere chiaro tutto ciò che accade durante le riunioni del Consiglio. Le registrazioni video e la loro fruibilità da parte dei cittadini hanno lo scopo di rendere il più trasparente possibile l’attività dei Consiglieri stessi.

Inoltre si fa presente a tutti i Consiglieri della maggioranza che molti dei Comuni limitrofi – tutti più piccoli di Conegliano – hanno già aggiornato il regolamento dei loro Consigli Comunali per rendere possibili le videoregistrazioni e che le motivazioni addotte circa la spesa da affrontare non sono sufficienti per due ordini di ragioni: la prima riguarda una motivazione etica secondo cui la trasparenza della democrazia, la sua accessibilità da parte dei cittadini, come anche la pubblicità delle scelte e delle discussioni che si affrontano in Consiglio, non hanno prezzo; la seconda invece, molto più pratica, è relativa alla capacità di spesa di un Comune che amministra una previsione di spesa di circa 50 milioni di euro all’anno.

Infine, in merito ai rischi di pubblicazioni non richieste o creazione e diffusione di “meme”, si rammenta che ogni Consigliere Comunale e, più in generale, ogni Amministratore Pubblico, ha il dovere di svolgere il suo mandato “con disciplina e onore”, in modo trasparente, e che in occasione della campagna elettorale per le ultime Amministrative, i social media sono stati largamente utilizzati da moltissimi candidati consiglieri di ogni schieramento, senza timore alcuno.

Resta quindi incomprensibile la volontà di rimanere arretrati.

Il Partito Democratico di Conegliano sostiene fortemente e convintamente l’impegno della Capogruppo di “Noi Democratici”, Francesca Di Gaspero, e della Presidente del Consiglio Comunale della Città, Isabella Gianelloni, affinché si battano per portare avanti questa battaglia di civiltà necessaria ad accrescere la trasparenza dell’attività pubblica e ad avvicinare il cittadino alla Cosa Pubblica. Ciò è tanto più importante in un momento in cui la partecipazione alla vita pubblica della comunità coneglianese è ai minimi storici e continua a crescere la disaffezione e lo scollamento tra Amministrazione e cittadini.